La stagione turistica che verrà, il punto dell’ing. Gargiulo

La stagione turistica che verrà, il punto dell’ing. Gargiulo

Riceviamo e pubblichiamo.

L’isola tutta, da poco ridestatasi dal letargo invernale, si sta preparando per l’avvio tra qualche settimana, di una nuova stagione.    

Non credo si riesca a dare al termine “nuovo” altro significato se non quello riferito ad un periodo dell’anno che verrà; null’altro; riprenderemo infatti con la medesima offerta turistica la cui efficacia e credibilità è sempre più destabilizzata e messa in crisi da una serie di problematiche (alcune nate da anni e lasciate divenire endemiche, altre più recenti ma non meno negative e complesse) che affliggono il sistema e che le ultime stagioni hanno evidenziato in maniera preoccupante; i campanelli d’allarme risuonano di continuo e da più parti; sollecitano soluzioni ed interventi ma trovano il contesto locale sordo, per niente reattivo, inconcludente, sostanzialmente incapace e comunque non all’altezza del compito, caratterizzato da una generalizzata scarsa “cultura” e sensibilità turistica.

Da una parte un sistema politico/amministrativo, costantemente invischiato e paralizzato in dilanianti beghe e oggi più che mai inerte, impegnato ed impegolato negli abituali “giochetti” e strategie di palazzo in vista delle elezioni amministrative del prossimo giugno, con gli amministratori in carica che ritengono che il loro impegno è al massimo limitato all’ordinario e che per le questioni più serie non c’è tempo e “convenienza” di affrontarle; dall’altra l’apparato produttivo locale, albergatori, commercianti, professionisti, etc., numericamente ridimensionato e disorientato dai voraci appetiti e dalle diverse strategie e dinamiche aziendali dei “nuovi arrivati”, che dimostra la sua scarsa capacità propositiva e progettuale, che subisce piuttosto che incalzare e stimolare un cambio di passo e di uomini per il necessario rinnovamento; ciò, nonostante che alla conduzione delle aziende ci sia stato un radicale cambio generazionale, a ragione auspicato da tanti, come situazione e circostanza quanto mai propizi e determinanti per una svolta e un cambiamento rigenerativo. E’ stata una attesa che finora è rimasta ancora tale; confidiamo per il futuro.

In pratica galleggiamo su quella che nell’immaginario collettivo, continua ad essere una raffigurazione ancora splendida della nostra realtà.

Come commentare diversamente e in maniera sintetica, gli ultimi quattro mesi appena trascorsi, di chiusura invernale?

L’unico argomento che ha tenuto banco è stata l’Area Marina Protetta; una tematica senz’altro importante ed improcrastinabile per l’isola ma di cui era ben chiaro, tranne a qualche ingenuo benpensante, che la soluzione o quantomeno l’avviamento dell’iter operativo, non ci sarebbe mai stato per quest’anno; la consiliatura di fatto è già terminata; meglio non impegnarsi in un procedimento per il quale qualsiasi diversa organizzazione va ad alterare i precari equilibri che si sono determinati nel tempo e che quindi può danneggiare in termini di consensi!  

Poi il nulla; manco a parlarne di consuntivi della passata stagione e di preventivi per la successiva; sono pratiche aziendali, inutili e troppo sofisticate per la “bottega” isola di Capri.

Archiviamo quindi, ancora una volta con zero risultati, un periodo invernale che ci ostiniamo a volere con l’isola chiusa, avversando e rifiutando un possibile allungamento di stagione, che diciamo ci serve per riposare, per ricaricare le batterie e discutere delle problematiche che turisticamente l’isola presenta, immaginare soluzioni, decidere le scelte; e ci accingiamo quindi ad iniziare una nuova stagione con tutte le questioni ereditate da quella scorsa e che per forza di cose, in maniera ancora più determinante, manifesteranno i loro effetti negativi.

Trasporti marittimi e terrestri, area portuale perennemente nel caos, traffico e mobilità sull’isola, enorme e incontrollato incremento di strutture extra alberghiere, difficoltà di reperimento di personale locale, mancanza di alloggi per la cittadinanza, riqualificazione urbana ed ambientale e via così. 

Il nulla; nessuna idea, nessun piano, nessun programma, nessun progetto e neppure tavoli di confronto e discussione.

Saranno tutti argomenti, con soluzioni copia e incolla, dei prossimi roboanti programmi elettorali, confezionati per una cittadinanza ritenuta ammaestrata, ammansita e sottomessa e che si ritiene che ancora una volta darà prova della propria remissiva soggezione.

Per il bene della nostra isola, ci auguriamo proprio di no!

A tutti una buona stagione di lavoro.

Guido Gargiulo

Un pensiero su “La stagione turistica che verrà, il punto dell’ing. Gargiulo

  1. Capri è ridotta da molti anni a puro sfruttamento ; nessun rispetto per l’ambiente, invasione turistica, abusivismo non visto, traffico che neppure in città è tollerato, senza nessun controllo, di alta pericolosità; mare devastato, Ormai, non ci si può più vivere.

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