Difficoltà nell’utilizzo dei bus Atc, quattro richieste di mille cittadini dell’isola in una petizione depositata al Comune di Capri

Difficoltà nell’utilizzo dei bus Atc, quattro richieste di mille cittadini dell’isola in una petizione depositata al Comune di Capri

Le problematiche relative al servizio di trasporto pubblico locale gestito dall’Atc sono alla base di una petizione che ha visto l’adesione e la firma di quasi mille cittadini residenti a Capri e Anacapri. La sottoscrizione, firmata in molti punti di raccolta allestiti sull’isola, è stata depositata nelle scorse ore al Comune di Capri.

La raccolta di firme è stata promossa per porre l’accento – è scritto nel documento – “su una problematica sempre più grave e urgente: le difficoltà quotidiane nell’utilizzo degli autobus pubblici, spesso pieni al punto da rendere impossibile la salita a bordo, anche dopo lunghi tempi di attesa”.

“Molti di noi – scrivono i firmatari – non dispongono di un mezzo di trasporto proprio, oppure, pur possedendolo, non trovano disponibilità di parcheggio sull’isola, dove gli spazi sono estremamente limitati. Per questa ragione, i mezzi pubblici rappresentano l’unica reale possibilità di mobilità, fondamentale per raggiungere il posto di lavoro, per assolvere impegni familiari, sanitari e per le esigenze della vita quotidiana”.

“La maggior parte dei residenti – viene evidenziato nel documento – usufruisce di un abbonamento annuale, ma nonostante questo investimento economico, spesso ci si trova nell’impossibilità di usufruire del servizio per l’eccessivo sovraffollamento. È diventato ormai normale non riuscire a salire sugli autobus nelle fermate intermedie, dove i mezzi arrivano già completamente pieni. Siamo ben consapevoli delle esigenze legate al turismo e del numero elevato di visitatori presenti sull’isola, ma riteniamo inaccettabile che i residenti debbano rimanere penalizzati, soprattutto durante i mesi di maggiore affluenza”.

“Chiediamo pertanto all’Amministrazione Comunale di Capri – continua il documento dei mille firmatari – di intervenire con urgenza per garantire ai cittadini un accesso equo ed efficiente al servizio di trasporto pubblico locale. A tal fine, proponiamo alcune soluzioni concrete:

  1. Aumento del numero delle corse degli autobus, specialmente nelle fasce orarie più critiche.

  2. Ripristinare le corse in partenza dalla fermata di San Costanzo, così da offrire ai numerosi residenti della zona di Palazzo a Mare una reale possibilità di accedere al servizio senza dover affrontare le lunghe file che si formano al capolinea di Marina Grande.

  3. Istituzione di corse riservate esclusivamente ai residenti, o con priorità per essi, almeno in determinati orari.

  4. Ottimizzazione del servizio tramite una migliore distribuzione delle corse e maggiore frequenza, compatibilmente con le dimensioni delle strade e dei mezzi attualmente in uso, in modo da migliorare l’accessibilità senza compromettere la sicurezza o la viabilità”.

La petizione si conclude così: “Confidiamo nella sensibilità dell’Amministrazione e nel suo impegno per trovare soluzioni che tutelino il diritto dei residenti a vivere e muoversi dignitosamente nella propria comunità”.





Un pensiero su “Difficoltà nell’utilizzo dei bus Atc, quattro richieste di mille cittadini dell’isola in una petizione depositata al Comune di Capri

  1. Vorrei aggiungere la mia firma ed un commento: nel 1960 la popolazione mondiale era di 3 miliardi di persone, alcune di loro visitavano Capri. Adesso siamo 9 miliardi e molte persone vengono in vacanza sull’isola, diciamo il triplo? Purtroppo gli orari delle corse degli autobus sono rimasti uguali a quelli del 1960, almeno quelli per Marina Grande, se anche il prezzo del biglietto o dell’abbonamento fosse rimasto uguale non avrei niente da dire.
    Questo gravissimo problema deve essere risolto. Un servizio pubblico dovrebbe essere orgoglioso di poter fregiarsi del nome ” di Capri “.
    Se i titolari del servizio pubblico non sono in grado o non vogliono comprenderlo possono ritirarsi e lasciare che menti più illuminate si assumano l’onere.

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