Sprint finale per l’Area Marina Protetta dell’isola di Capri

Raggiunto l’accordo definitivo per l’Area Marina Protetta dell’isola di Capri, è iniziato lo sprint finale. «Se tutti i tempi saranno rispettati – ha detto il sindaco di Anacapri, Franco Cerrotta – occorrono sei mesi per completare l’iter. Noi siamo determinati».
«Siamo convinti – ha affermato il sindaco di Capri, Paolo Falco – che lavorando tutti insieme sugli obiettivi fondamentali per il futuro dell’isola possiamo raggiungere importanti traguardi».
Avanti tutta, dunque, dopo l’accordo raggiunto pochi giorni fa al Ministero dell’ambiente. Il primo passaggio, quello decisivo per avviare l’iter procedurale, è emendare la legge numero 979 del 31 dicembre 1982, che detta “Disposizioni per la difesa del mare”. È una legge fondamentale per la protezione dell’ambiente marino ed è quella che istituisce le riserve marine. Deve intervenire un emendamento per creare l’area di reperimento autonoma di Capri e, quindi, togliere l’isola da quella di Punta Campanella nella quale rientra.
Nell’iter che porterà all’istituzione dell’Amp emerge anche un ruolo fattivo e collaborativo sia di Federalberghi che da parte di Assocharter, l’associazione che raggruppa oltre il 90% degli armatori di imbarcazioni che effettuano servizi per i turisti a Capri.
Che c’entrano albergatori e armatori????
Estromettete interessi di parte!
Bastaaaa!
Interessante che a tenere banco siano sempre e solo la AMP e, nella fattispecie, i Faraglioni, come se la foca monaca nuoti solo li o come se gli aliscafi da 400 ed oltre passeggeri non inquinino.
Classico stratagemma che punta alla scarsa memoria dell’Italiano medio, gli sbarchi che congestionano porto, marina e mezzi di trasporto passano in secondo piano al pari dei cumuli di immondizia che hanno fatto di Napoli oggetto di scherno mondiale nei passati decenni, sotto gli occhi di tutti ma i Faraglioni fanno più notizia
Perchè non si portano ai tavoli solo i cittadini e chi li rappresenta? Sempre avanti invece gli interessi economici particolari , armatori, albergatori, e si producono modifiche per i loro guadagni; e come per i limiti di accesso a v. M.Piccola: si fanno e poi si danno le DEROGHE, la segnaletica assente o addirittura contraddittoria ai due Golfi, da un lato divieto da 5 giugno, dall’altro dal 15 luglio; i controlli inesistenti. Uno schifo.