I temi fondamentali delle opere vincitrici del Premio Capri-S.Michele dei cardinali che entreranno in conclave

Parecchi hanno chiesto di conoscere quali sono i temi fondamentali delle opere vincitrici del Premio Capri-S.Michele delle quali sono autori i cardinali Josè Tolentino Mendonça del Portogallo, Gerhard Ludwig Müller della Germania, Robert Sarah della Guinea, Luis Antonio Gokim Tagle delle Filippine, che parteciperanno al conclave che inizierà il 7 maggio.
Risponderò brevemente, auspicando una personale ed attenta lettura delle opere, che sono brevi, chiare, profonde, ed arricchiscono la mente e l’animo.
Tutte le opere sono state scritte nella piena consapevolezza della situazione del nostro tempo, alla quale è stata dedicata la Costituzione Gaudium et spes del Concilio Vaticano II, promulgata il 7 dicembre 1965, alla quale si è costantemente ispirato il Premio. E che in particolare, attualmente, presenta una globalizzazione che ha infranto ed infrange i confini del mondo, rendendo sempre più limitato e difficile il vivere in una propria comunità, anche con l’accrescere l’idolatria del denaro.
Si può volare da un paese all’altro per partecipare ad una riunione di giornata. Un libro può essere scritto in un paese, inviato per email in un altro, stampato in un terzo. Si possono mangiare pietanze cinesi in Italia, pietanze italiane negli Stati Uniti, pietanze giapponesi in Germania.
Persone, idee, capitali si spostano da una paese all’altro, da un continente all’altro.
Una cultura essenzialmente neopagana si propone e si sviluppa come elemento unificatore e, per lo più, viene accettata acriticamente.
I suoi valori sono essenzialmente mondani, individualistici, competitivi, materialistici. Grande avversione ha per ogni forma di vita interiore.
Il senso del sacro è quasi del tutto svanito.
Senza dubbio, come sempre, non mancano esigenze ed inviti interiori a dare risposte concrete alle domande fondamentali sul vivere, per poi adeguare il proprio vivere alle risposte che responsabilmente siano date. Ma spesso non si risponde, lasciandosi prendere dalla fretta del mondo, ed adeguandosi al suo voler anche che gioia e bellezza siano cercate in tanti paradisi artificiali.
La Chiesa, comunità universale che si articola in comunità locali, continua incessantemente a riproporre come Verità il Dio della Rivelazione di Gesù, che l’ha fondata, rivolgendosi a tutti, con particolare attenzione ai poveri. Questi sono principalmente oggetto della Teologia della liberazione, che si è sviluppata nell’America Latina nel 1968, che, in una delle opere, è ricordata dal fondatore, il parroco peruviano Gustavo Gutiérrez, e che ha ispirato e sostenuto l’agire e l’opera di Jorge Mario Bergoglio-Papa Francesco.
Mentre si è, come non mai, di fronte al dilemma Dio o nulla, credendo in Lui, nella preghiera, nella solidarietà, nella speranza, bisogna adoprarsi per una nuova umanità composta da uomini che siano consapevoli di se stessi e della loro eternità. Una umanità contemporaneamente umana e divina.
Raffaele Vacca
Esorto a non usare la parola “pagano” per indicare i mali del nostro tempo, perchè purtroppo è usata per lo più per indicare impropriamente la religione naturale ed etnica , ormai perduta, del nostro popolo, cancellata da una religione “rivelata” , che ha distrutto il senso del divino nel tutto e quindi ha lasciato via libera a tutte le prevaricazioni umane della natura , insieme ad altri numerosi danni della cultura intesa come visione del sociale e del modo di comportarsi.